“Pagare il caffè 50 centesimi invece dei 60 o 70 centesimi che si pagano in alcuni bar del centro direzionale non giustifica l’uso di risorse pubbliche” hanno aggiunto Borrelli, Casillo e Maraio per i quali “bisogna sospendere la gara ed eliminare il contributo pubblico, così chi vorrà gestire la bouvette lo farà sapendo che dovrà coprire le spese senza contare su aiutini del Consiglio, riparando a un errore commesso nel passato e che è stato ereditato dall’attuale Amministrazione. E se nessun imprenditore vorrà partecipare, faremo a meno della bouvette, anche se si deve comunque tener conto dei lavoratori attualmente impegnati e, quindi, bisognerà impegnarsi a trovare una soluzione che favorisca l’investimento di un imprenditore, ma senza usare soldi pubblici ”.