La sera del 20 agosto del 2011 il ragazzo era a bordo di un motorino quando ha “incrociato” un posto di blocco dei Carabinieri, cadendo poco lontano, dopo averlo oltrepassato. Il giovane morì poco dopo per un trauma toracico. In base una versione dei fatti, Massimo Casalnuovo avrebbe cercato di evitare il posto di blocco, passando però con una ruota sul piede del militare. Secondo altre testimonianze, invece, sarebbe stato proprio il Carabiniere a colpire il motorino con un calcio, causando così lo sbandamento del mezzo e quindi la caduta del giovane. Il difensore di Cunsolo, Renivaldo Lagreca, ha annunciato il ricorso in Cassazione. “La Corte – ha invece spiegato il difensore della famiglia Casalnuovo, Cristian Sandri – ha ristabilito la verità dei fatti”.
Fonte ANSA