Troppo brutta per essere vera, la Salernitana senz’anima di Modena avrebbe ben poche possibilità di centrare la salvezza. Per questo, contro il Cagliari e poi a Como mister Torrente si augura che i suoi rimettano in campo il piglio battagliero, l’attenzione, la voglia che avevano contraddistinto le ultime apparizioni. Di gioco nemmeno l’ombra, per carità, ma almeno con il 3-5-2 nelle scorse partite la Salernitana qualche passo in avanti lo aveva compiuto. Certo il mancato recupero di Bernardini ha costretto il tecnico di Cetara a rivedere il suo piano partita (complice l’assenza di alternative in mezzo) ma contro il Cagliari indipendentemente dalla disponibilità (o meno) del centrale di Domodossola i granata dovrebbero tornare alla difesa a tre.
Davanti a Terracciano, le cui parate al Braglia sono passate sotto traccia a causa della sconfitta, dovrebbero giocare Lanzaro, Trevisan (al rientro) ed Empereur. Sugli esterni ci saranno Colombo e Rossi. In mediana torna a disposizione Pestrin e il romano potrebbe essere incaricato di francobollare Di Gennaro, il fulcro della manovra dei sardi. Per le altre due maglie i favoriti sono Moro e Bovo (Odjer è parso appannato al Braglia, Sciaudone è indietro nelle gerarchie). E in avanti? Coda sembra in odore di riconferma. Chi giocherà con lui? Un Gabionetta che fa fatica a vedere la porta? L’Eusepi inconcludente di Modena? Il ribelle Donnarumma? I prossimi allenamenti aiuteranno Torrente a chiarirsi le idee.