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Salerno: tensione durante l’occupazione del liceo Da Vinci

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Tensione fra studenti e dirigente scolastico al liceo “Da Vinci” di Salerno. L’istituto, com’è noto, è occupato insieme al “Tasso” e al “Da Procida”. I ragazzi rivendicano spazi di aggregazione, e mettono sotto accusa il Comune. Dal canto suo, il dirigente Annunziata chiarisce: «La scuola non può appoggiare iniziative che sconfinano nell’illegalità». Il braccio di ferro dunque va avanti.

Le occupazioni del Da Vinci, assieme al Da Procida e al Tasso scaturiscono dal NO alla buona scuola, richiesta di trasporti pubblici efficienti, edilizia scolastica e spazi sociali. Queste tematiche sono il filo rosso che collega le occupazioni dei tre licei salernitani: corsi autogestiti, aule studio e assemblee: le situazioni aggiornate scuola per scuola.

 

“Attraverso questo movimento di occupazione vogliamo portare agli occhi di tutti la progressiva svalutazione della figura dello studente. Siamo contro questa riforma “La Buona Scuola” che non fa altro che privatizzare l’istruzione pubblica, vogliamo dei trasporti pubblici efficienti che siano all’altezza delle esigenze degli studenti pendolari, denunciamo il latitare nella nostra città di spazi sociali di aggregazione per noi ragazzi: per non parlare di biblioteche ed aule studio a Salerno quasi non esistono.”

Queste le parole del Comitato Studentesco del liceo Leonardo da Vinci dove la situazione è un po’ diversa rispetto a quella di Tasso e da Procida.

Stamattina, a seguito di un momento assembleare svoltosi nel cortile dell’istituto, quando gli studenti stavano per rientrare a scuola per ricominciare i corsi autogestiti hanno trovato la porta d’accesso principale chiusa per mano della dirigenza scolastica e sono dovuti tornare a casa. Ma tutti gli studenti, tramite le parole del rappresentanti d’istituto Vincenzo Taglialatela promettono battaglia: “Non ci arrenderemo“.

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