Scenario. La Certosa di San Lorenzo in Padula (SA), fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino, Conte di Marsico e Connestabile del Regno di Napoli, con i suoi 51.500 mq è una della Certose più grandi d’Europa e la prima ad essere fondata in Campania, seguita dalla Certosa di San Martino di Napoli e di quella di San Giacomo a Capri. Nel 1998 la Certosa è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, nel 2002 inserita dalla Regione Campania nel novero dei Grandi Attrattori Culturali. Tali riconoscimenti hanno determinato un nuovo orientamento verso una politica culturale che l’ha trasformata in un polo di eccellenza, sede di manifestazioni, convegni ed iniziative di rilevanza internazionale.
Dal 2002 al 2004 la Certosa è stata teatro della manifestazione triennale di arte contemporanea Le Opere e i Giorni; dal 2003 al 2005 di Ortus Artis, iniziativa sull’architettura del paesaggio contemporaneo; nel 2006 della realizzazione del progetto di arte-natura di Fresco Bosco a cura di Achille Bonito Oliva. La nuova mission del monumento è indirizzata verso un’accessibilità globale. Il monumento, ripensato all’interno dell’accessibilità, si carica di nuove implicazioni sul fronte educativo e insieme sociale; si trasforma in un’opportunità per la riappropriazione identitaria e la discussione del presente; diventa ambito nel quale ripensare all’apprendimento quale disciplina complessa e multimodale, contesto per sperimentare e rafforzare le competenze di tutti i pubblici possibili.
Tema. Porsi in una condizione di ascolto nei riguardi del pubblico per rendere accessibili, in una prospettiva multidisciplinare, tutti gli spazi e gli eventi della Certosa di San Lorenzo. Un progetto che favorisca la visita del monumento e garantisca una fruibilità integrata, per diversamente abili e non. In particolare ci si propone di intervenire sul problema del superamento di sbalzi di quota all’interno del complesso di cappelle adiacenti la chiesa della Certosa, attraverso la creazione di un opera di architettura/design contemporanea. Come già per i colti ed aggiornati Padri certosini che all’epoca avevano in Napoli, capitale del Regno, il luogo d’elezione per la ricerca delle più alte personalità artistiche (con scambi continui con la Certosa di San Martino) da chiamare a Padula per il costante rinnovamento del Monastero nel campo dell’architettura, pittura e scultura, così oggi, nel XXI secolo, nuove sperimentazioni in campo artistico, potrebbero creare contaminazioni positive, funzionali al superamento non solo di barriere fisiche in strutture storiche, ma sociali e culturali in senso lato. Il titolo dell’opera, Scala claustralium, rimanda alla riflessione di Guigo II, Padre generale dell’Ordine certosino che, nella sua Lettera sulla vita contemplativa, parlava di una scala formata in realtà da pochi gradini ma tuttavia di immensa e incredibile altezza, la cui parte inferiore è poggiata a terra, mentre la superiore penetra le nubi e scruta i segreti dei cieli e sosteneva che passando attraverso i suoi gradi – lectio, meditatio, oratio, contemplatio – il monaco raggiungeva la beatitudine. La domanda di partecipazione al concorso può essere presentata da designers. È possibile partecipare al concorso sia singolarmente sia in un gruppo.