Ringraziando i firmatari per l’impegno profuso, riportiamo qui di seguito il testo dell’ODG presentato nel seguito della discussione del disegno di legge “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali“, approvato dalla Camera e modificato dal Senato (A.C. 2093-B).
La Camera, premesso che:
– da anni si assiste a un progressivo impoverimento delle risorse ittiche dei nostri mari, anche a causa di un notevole livello di inquinamento degli stessi;
– rispetto a questa drammatica tendenza, le imprese ittiche e più in generale ipescatori devono ricoprire un ruolo centrale nella salvaguardia ambientale del mare e, nonostante il durissimo periodo di crisi del settore, alcune piccole realtà ittiche italiane già si stanno muovendo in questa direzione;
– l’articolo 27 del DDL 2093-C detta disposizioni in materia di pulizia dei fondali marini, prevedendo che il Ministro competente individui i porti marittimi dotati di siti idonei in cui avviare operazioni di raggruppamento e gestione di rifiuti raccolti durante le attività di pesca, turismo subacqueo o di gestione delle aree marine protette, attraverso accordi di programma con le imprese ittiche;
– il Senato ha poi modificato il testo inserendo anche gli enti gestori delle aree marine protette tra i soggetti coinvolti nella stipula degli accordi di programma finalizzati all’individuazione dei porti dove le operazioni previste dall’articolo saranno effettuate;
– in questo contesto la Fondazione Vassallo, che da anni opera affinché il nostro mare sia tutelato sotto il profilo ecologico, chiede da tempo un coinvolgimento effettivo dei pescatori in quest’opera sinergica di pulizia del mare;
– in tal senso appare necessario trovare forme di incentivo, anche di natura fiscale, a sostegno delle imprese ittiche che decidano di attivarsi nella pulizia dei fondali marini durante le operazioni di pesca;
– la mera possibilità di stipulare accordi di programma deve, infatti, accompagnarsi a idonee misure di supporto e incentivo, atteso che solo così la disposizione in parola potrà produrre il massimo degli effetti in termini di riduzione dell’inquinamento in mare,
impegna il Governo
ad adottare idonee iniziative normative, per quanto di propria competenza, volte a prevedere forme di incentivo fiscale o di detassazione per quelle piccole e medie imprese ittiche che stipulano accordi di programma volti alla pulizia dei fondali marini.
9/2093-B/ 15 . Pastorelli, Locatelli, Marte