“Il regifting non è sbagliato, scrisse allora uno degli autori della ricerca, Gabrielle Adams dalla London Business School – perché è un modo per garantire che i doni siano diretti a chi saprà veramente goderne”. Il dubbio però resta: non si corre il rischio di passare per tirchi? L’importante è stare attenti ad alcuni dettagli anti-figuraccia: se si tratta di un libro, controllate che non ci sia una dedica, ed anzi scrivetene voi una per l’amico a cui lo “girate”; se pensate di riciclare un regalo aziendale o un gadget simpatico di cui però non sapete che fare, verificate sempre che non vi siano indicazioni come “Campione omaggio, vietata la vendita”; nel caso di un capo d’abbigliamento fate attenzione che ci sia il cartellino (anche se la taglia a voi stava tre volte); assicuratevi che la persona a cui volete riciclare un oggetto non abbia legami con chi ve l’aveva regalato magari l’anno prima; e soprattutto non lesinate sul packaging: a volte sono carte e fiocchi che fanno la differenza, rendendo graditi anche certi ninnoli inguardabili. Mentre ci pensate, sappiate che oltre 2,8 milioni di italiani sta già pensando a come rivendere online i doni indesiderati. Un’attitudine che vede più incline il sesso maschile con un +33% rispetto alle donne. Per chi volesse fare un po’ di sharing economy, i regali di troppo si possono rivendere su Depop, eBay o su altri siti specializzati che permettono di effettuare una compra-vendita su qualsiasi altro tipo di prodotto. Provare per credere!!!