Ogni stagione ha un suo momento topico, probabilmente per la Salernitana è già arrivato. Perché questi giorni diranno tanto di più sulla forza di carattere dei granata, sulle capacità di reazione del gruppo di Torrente che dopo lo stop casalingo con il Cagliari giocheranno domenica a Como con gli uomini contati e contro una squadra che al di là della classifica è data in salute ed ha fatto tremare Bari e Cagliari che non sono andate oltre il pari contro i lariani. Salernitana ancora nell’emergenza, questa volta cercata con l’assurda rissa del giorno della vigilia. Eventi negativi che nella maggior parte dei casi spezzano il ritmo e il fiato, che tolgono certezze e insinuano dubbi. Reagire alle avversità – del campo e non – è obbligatorio, per non correre il rischio di vanificare tutto alla vigilia del girone di ritorno e dell’apertura del mercato di gennaio.
Bisogna fare punti e bisogna fare in fretta. Il calendario propone nella prima parte del girone di ritorno sette sfide ad alto coefficiente di difficoltà contro squadre di vertice. Si comincia con il derby di Avellino dove non passa giorno che già si pensa alla rivincita dopo la scoppola dell’andata. Poi all’Arechi il sorprendente Brescia. La trasferta ligure di La Spezia la sfida interna con il Pescara il viaggio a Terni contro l’undici di Breda, unica compagine di bassa classifica nella prima parte del torneo poi il Crotone all’Arechi e la sfida in Sicilia al Trapani di Cosmi. Servono cuore, grinta, gambe e rinforzi. Saranno due mesi decisivi i prossimi con i granata che devono assolutamente cambiare passo per non sprofondare sempre più giù in classifica.