Si è poi trasferito a Pec, presso Camp “Villaggio Italia”, sede del Multinational Battle Group West (MNBG-W), comando multinazionale a guida italiana, dove è stato ricevuto dal Colonnello Salvatore Alessandro Sarcià ed ha poi incontrato i militari del Contingente italiano (tra cui molti salernitani, soldati del 4° Reggimento Carri di Persano), comune nella provincia di Salerno,
ai quali ha rivolto gli auguri di Natale e testimoniato l’opera ed il valore della loro missione in Kosovo ringraziandoli “per la missione che portate avanti, donare la vita per gli altri è espressione di grande virtù, sia per i credenti che per i non credenti. Dare la vita significa realizzare pienamente se stessi e questo è il valore di cui il mondo militare è portatore”.
Monsignor Marcianò nel pomeriggio ha fatto visita alla Casa Famiglia della “Caritas Umbria” di Klina, donando capi di vestiario e giocattoli messi a disposizione dalla Caritas Umbria e dal 4° Reggimento Carri di Persano. Questa struttura, gestita dal Signor Massimo Mazzali, si occupa fin dai primi anni dopo il conflitto dell’accoglienza di numerosi bambini kosovari senza distinzione di etnia o religione e supporta un importante progetto educativo a favore di minori provenienti da gravi situazioni di disagio o degrado familiare.
Rientrato a “Camp Villaggio” Italia, Monsignor Marcianò ha partecipato al cenone presso la mensa di servizio insieme ai militari italiani, austriaci, sloveni e moldavi, e successivamente ha celebrato, unitamente al Cappellano del Contingente Don Fausto Amantea, la Santa Messa. La funzione religiosa è stata preceduta dal rito di apertura della Porta Santa nella Chiesa di Camp “Villaggio Italia” intitolata a San Francesco come gesto simbolico che si inserisce nell’anno Giubilare straordinario. Al termine della messa, Monsignor Marcianò si è intrattenuto con i militari per il consueto scambio di auguri natalizi.