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L’ordinario militare trascorre il Natale con il contingente salernitano in Kosovo

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L’Ordinario Militare, Monsignor Santo Marcianò, ha trascorso il Natale con i militari del contingente italiano in Kosovo, impiegati nell’ambito della missione KFOR (Kosovo Force). Monsignor Marcianò, ha dapprima incontrato il Comandante della Forza Multinazionale NATO KFOR, Generale di Divisione Guglielmo Luigi Miglietta e tutto il personale italiano di stanza a Pristina presso Camp “Film City” sede del Comando multinazionale.

Si è poi trasferito a Pec, presso Camp “Villaggio Italia”, sede del Multinational Battle Group West (MNBG-W), comando multinazionale a guida italiana, dove è stato ricevuto dal Colonnello Salvatore Alessandro Sarcià ed ha poi incontrato i militari del Contingente italiano (tra cui molti salernitani, soldati del 4° Reggimento Carri di Persano), comune nella provincia di Salerno,

ai quali ha rivolto gli auguri di Natale e testimoniato l’opera ed il valore della loro missione in Kosovo ringraziandoli “per la missione che portate avanti, donare la vita per gli altri è espressione di grande virtù, sia per i credenti che per i non credenti. Dare la vita significa realizzare pienamente se stessi e questo è il valore di cui il mondo militare è portatore”.

Monsignor Marcianò nel pomeriggio ha fatto visita alla Casa Famiglia della “Caritas Umbria” di Klina, donando capi di vestiario e giocattoli messi a disposizione dalla Caritas Umbria e  dal 4° Reggimento Carri di Persano. Questa struttura, gestita dal Signor Massimo Mazzali, si occupa fin dai primi anni dopo il conflitto dell’accoglienza di numerosi bambini kosovari  senza distinzione di etnia o religione e supporta un importante progetto educativo a favore di minori provenienti da gravi situazioni di disagio o degrado familiare.

Rientrato a “Camp Villaggio” Italia, Monsignor Marcianò ha partecipato al cenone presso la mensa di servizio insieme ai militari italiani, austriaci, sloveni e moldavi, e successivamente ha celebrato, unitamente al Cappellano del Contingente Don Fausto Amantea, la Santa Messa. La funzione religiosa è stata preceduta dal rito di apertura della Porta Santa nella Chiesa di Camp “Villaggio Italia” intitolata a San Francesco come gesto simbolico che si inserisce nell’anno Giubilare straordinario. Al termine della messa, Monsignor Marcianò si è intrattenuto con i militari per il consueto scambio di auguri natalizi.

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