Nel catalogo a corredo della mostra, lo storico dell’arte Claudio Caserta tra l’altro annota: “In una ricerca segnata da autonomia e “vivacità d’ingegno”, l’artista cerca di identificare e raggiungere quegli ambiti non ancora battuti da percorsi già determinati e codificati; e questo, in un territorio, quello della ceramica, in cui l’originalità appare una chimera dispensatrice di ansia. L’articolazione di forme contro forme e di colori che dialogano confliggendo tra loro dinanzi allo sguardo retinico, ma coniugando nuovi valori espressivi nella riformulazione spaziale in ceramica, conduce l’articolazione dialettica di Pellegrino verso un linguaggio riconoscibile certo, ma giammai catalogabile”.
Tra opere: ciotole, vasi, forme fantastiche e i piccoli monumenti spirituali per il corpo della gioielleria d’arte, sono già in molti ad aver invitato l’artista ad intervenire nei propri spazi per rimodulare lo stile dell’abitare “estetico” alle singole personalità. Intanto, il segmento del Neolitico fantastico è andato subito acquisito da collezionisti che già conoscevano la magnificenza degli interventi di Nicola Pellegrino.
“ESSENZE” Carpinelli Home, nella Galleria del Corso, a Salerno, 17 dicembre 2015-15 gennaio 2016, orario negozi