Erano i giorni in cui, in una Bruxelles totalmente blindata dove la metro restava chiusa, gli eventi pubblici venivano annullati e ristoranti, bar e negozi venivano fatti chiudere in anticipo, si respirava un clima di guerra e veniva raccomandato alla gente di evitare luoghi affollati. Il tutto mentre migliaia di uomini dell’esercito e della polizia erano alla disperata ricerca degli attentatori e dei loro complici.
Se in quel periodo tutta Europa era in allerta massima, Bruxelles era la città maggiormente sotto controllo, visto che da lì provenivano diversi terroristi: molti del commando di Parigi vivevano nel quartiere Molenbeek, compreso il capo del gruppo, Abdelhamid Abaaoud, che è stato ucciso in un raid della polizia francese.
La stazione di polizia di Ganshoren, per un paio di settimane, era stata trasformata in una caserma di fortuna che ospitava una ventina di soldati che pattugliavano le strade della capitale belga. E’ lì, secondo il giornale in lingua francese La Derniere Heure, che almeno una decina di persone, tra militari e poliziotte, avrebbero oganizzato festini a base di sesso selvaggio.
Proprio nelle ore in cui l’Europa tremava e tutti i servizi di intelligence erano concentrati sui terroristi, loro erano concentrati su altro. Il portavoce della polizia, Johan Berckmans, non ha commentato la notizia, ma ha confermato che sulla vicenda è stata avviata un’indagine interna.
Fonte il Mattino
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