Ma, aggiunge, riconosco “la necessità di riconoscere al Mezzogiorno un incoraggiamento supplementare. Questa convinzione ci ha indotto a individuare e a far approvare alcune misure ad hoc compatibili con le risorse finanziare del Paese”. Renzi elenca un serie di progetti indifferibili: le bonifiche delle Terra dei fuochi e dell’area di Bagnoli, e per le infrastrutture la linea ferroviaria Napoli-Bari, il completamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria e la riforma dei porti. “Se noi riusciamo a fare solo una parte di ciò che abbiamo deciso e finanziato, torniamo a essere competitivi”, spiega, “se poi basta o non basta al Sud, lo scopriremo solo vivendo. Per intanto, tutti quelli che dicevano che avevo dimenticato il Mezzogiorno adesso sono costretti a dimenticare le loro accuse. Questo non vale solo per i nostri avversari, ma anche per il Pd”.
Sul rapporto con l’Ue dice: “Io chiedo che ci siano le stesse regole per tutti. Sono d’accordo con Brunetta (una volta l’anno può accadere anche questo!), quando sottolinea il tema dei due pesi e due misure con riferimento alla Germania che non rispetta i parametri del surplus commerciale: Chiedo che la Commissione sia il garante del rispetto delle regole per tutti”.