Il classe ’83 Braafheid ha attraversato un positivo inizio di carriera con le maglie di Utrecht e Twente in Olanda, anche se la definitiva esplosione è arrivata solamente a 24 anni. Nell’estate 2009 arrivò il notevole salto: passaggio per 2mln di € al Bayern Monaco. L’esperienza durò soli 6 mesi (14 apparizioni di cui 2 in Champions League per 867 minuti complessivi) con la conseguente cessione in prestito al Celtic Glasgow (12 presenze e 2 assist in 959 minuti). Nonostante la stagione poco esaltante riesce a farsi convocare dal ct olandese Bert Van Maarwick e a partecipare agli Europei del 2010, scendendo in campo per 15 minuti nella finale persa contro la Spagna.
Rientra in Baviera il luglio successivo e ci rimane nuovamente fino a gennaio (solo 5 presenze per 152 minuti), quando viene ceduto all’Hoffenheim a parametro zero. Non migliorano però le prestazioni e nel nuovo club ci rimane per un anno e mezzo senza mai incidere positivamente (34 presenze totali, 1 rete e 4 assist). In prestito al suo ex club del Twente torna a disputare minuti preziosi (2781 tra Europa League ed Eredivisie), ma non convincerà a pieno la dirigenza tedesca proprietaria del cartellino che, a fine anno, lo mette definitivamente sul mercato. Non riuscendo a liberarsi del giocatore, l’Hoffenheim parcheggia Braafheid fuori rosa, attendendo così la fine del suo contratto prevista per luglio 2014. Un anno di tribuna fino all’arrivo alla Lazio due anni fa