Quanto è successo a Colonia, dove centinaia di donne hanno denunciato di essere molestate, per il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, “è un segnale per tutto l’Occidente e per l’Europa, può accadere dovunque”. Da qui la sua posizione: “Prepariamoci anche in termini di repressione, chi vuole governare non può avere paure della parola repressione. Chi governa deve garantire che le nostre donne e famiglie siano rispettate”. E aggiunge: “I problemi non si affrontano con gli ideologismi ma con il pugno di ferro”. Per De Luca, dunque, bisognerebbe prendere anche “decisioni pesanti, dall’espulsione alla repressione. O ragioniamo così oppure facciamo i radical chic”. E a proposito dei radical chic rilancia l’idea “di dare vita ad un albo dei caritatevoli, quelli che sono tolleranti con la pelle degli altri ma loro intanto vivono nelle ville e nei salotti tv”. “I campi rom non bisogna toccarli perché sono figli di Dio, questi che fanno accattonaggio molesto non possiamo toccarli altrimenti facciamo repressione – dice a LiraTv – poi ci sono quelli che fanno i furti di cavi di rame e dobbiamo essere tolleranti. Io non voglio essere tollerante nei confronti di chi fa il delinquente”. “Chi vuole essere caritatevole si iscriva all’albo e ospiti una famiglia rom o un nigeriano che a Colonia ha molestato una donna”, conclude. (ANSA).