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Diffamarono un avvocato: 25 ferrovieri a processo dopo la denuncia del legale

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Venticinque dipendenti ed ex impiegati di Trenitalia finiscono a processo accusati di calunnia dal loro ex avvocato che li aveva assistiti in una causa di lavoro persa contro la società  ferroviaria. Alla sbarra sindacalisti e ferrovieri di Salerno, Cava, Battipaglia, Nocera Scafati, Bracigliano e Pontecagnano. Alcuni di loro sono già in pensione. Tutto nasce dalla lite giudiziaria intentata dai dipendenti di Trenitalia contro la loro azienda  tra il 2004 e il 2005 e a quando la sezione del Tribunale del lavoro di Salerno respinse un ricorso proposto dagli odierni imputati.

Alla “class action” contro la società ferroviaria aderirono un centinaio di dipendenti. Solo in venticinque avviarono l’azione penale contro il legale. Secondo loro l’avvocato aveva omesso di informarli dell’opportunità di ricorrere in Appello, facendo trascorrere il termine utile. Più tardi lo denunciarono anche per infedele patrocinio e tentata truffa, per aver chiesto il pagamento di una parcella di poche migliaia di euro. L’ipotesi di calunnia è scattata quando gli imputati, nel presentare denuncia all’Autorità giudiziaria, asserivano che il loro ex avvocato «aveva atteso i termini di scadenza del ricorso in modo da chiudere definitivamente il discorso».

Il professionista  presentò querela. La Procura salernitana aprì un’inchiesta, iscrivendo nel registro degli indagati i venticinque che avevano offeso l’onore del legale, incolpandolo – pur sapendolo innocente – di infedele patrocinio e tentata truffa. Ieri sono stati sentiti alcuni testi della difesa, interrogati dal pm Penna, dall’avvocato di parte civile Massimo Ancorola e dal collegio difensivo, composto, tra gli altri, dall’avvocato Silverio Sica. L’udienza è stataquindi rinviata al prossimo 23 marzo quando dovrebbe terminare l’istruttoria dibattimentale.

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