Con le motivazioni che sembrano andate in letargo, col fuoco sacro del furore agonistico spento da una classifica da brividi ed un obiettivo minimo, quello della conquista della salvezza, che diventa disperata impresa stagionale, la Salernitana si appresta a vivere una settimana calda su ogni fronte. E’ la settimana del derby. Partita assolutamente da non fallire contro una compagine in salute e ritemprata dai recenti risultati positivi. Tra Avellino e Salernitana ci sono ben 11 punti di differenza. Non sono tanti ma neppure pochi.
Il problema è che la Salernitana – nelle prossime 8 partite – ha il dovere di cercare e trovare gli stimoli giusti in ogni partita, se vuole ancora avere qualche chance per approdare alla permanenza in serie B. L’ambiente è quello che è: tifoseria fredda e spogliatoio caldo, con qualche punto interrogativo da sciogliere legato alle condizioni degli acciaccati, al modulo che ha in mente Torrente alla ripresa, agli obiettivi di una squadra che non sembra aver ancora assimilato lo spirito di gruppo della compagine che deve salvarsi. Avellino e poi Brescia, Spezia, Pescara, Ternana, Crotone e Trapani. Sette sfide delicatissime. Sette spine sul cammino dei granata che ora non possono più sbagliare obbligati a raccogliere almeno 28 punti nelle prossime 21 partite.
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