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Aggressione a calciatore, salta incontro di Promozione nel salernitano

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Raccontando di sport, specialmente dai campi “minori”, capita di dover scrivere di veri e propri duelli rusticani tra tifosi (pochi) che accalcano le tribunette traballanti degli stadi di periferia. Ancor più spesso capita di dover descrivere scene di violenza in campo, nel corso dei match “caldi”.

Ma capita veramente di rado che una gara di campionato non si disputi per il rifiuto di una delle due squadre di scendere in campo. Eppure è quanto accaduto prima della partita, valevole per il campionato Promozione girone D, tra Real Aversana e Temeraria che si sarebbe dovuta disputare ieri pomeriggio al Sant’Anna di Battipaglia . Ma il fischio d’inizio non c’è mai stato proprio per il diniego della squadra ospite che ha denunciato una aggressione fisica, subita da alcuni suoi tesserati prima del match. Autori dell’assalto sarebbero stati non i tifosi bensì i calciatori avversari.

Nella zuffa che si sarebbe creata ad avere la peggio sarebbe stato il calciatore Simone Sorgente, classe ’98, trasportato all’ospedale Santa Maria della Speranza con un taglio sul volto. Di qui la decisione dei dirigenti della Temeraria di non far scendere in campo i propri atleti. Una versione dei fatti, però completamente diversa da quanto raccontato dai tesserati dell’Aversana, secondo i quali non ci sarebbe stata alcuna aggressione.«La società Asd Real Aversana – si legge in una nota rilasciata nel tardo pomeriggio di ieri – si dissocia da quanto accaduto. La gara non si è giocata solo perché la società Asd Temeraria 1957 San Mango si è rifiutata di scendere in campo senza nessun palese motivo e pretesto.

Ci sembra strano che, visti i rapporti fra le due società e visti i numerosi ex di entrambe le squadre possa essere accaduto quanto raccontato da alcuni loro tesserati. Non c’è stata nessuna aggressione: come si evincerà dal rapporto di gara (sia del commissario di campo che della terna arbitrale) sarà data ragione a noi. Purtroppo quanto successo non può che far male al gioco del calcio, in cui i valori umani finiscono per passare in secondo piano a discapito di falsità e bugie». La vicenda quindi, con il passare delle ore, ha assunto le tinte del giallo. Starà alla terna arbitrale e ai commissari di campo risolvere “il mistero” e appurare eventuali responsabilità

Fonte MetropolisWeb
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