«In primo luogo v’è da affermare che l’inalazione da amianto, soprattutto sopportata dai dipendenti dell’ex Ideal Standard, è causa oltre che di una specifica patologia conosciuta da molto tempo come l’asbestosi, di tumori polmonari che possono insorgere anche dopo decenni dal primo contatto con questo materiale e del mesotelioma, tumore specifico della membrana che riveste il polmone e tappezza la cavità toracica», ha spiegato Galatro. «Inoltre, pare che tra gli anni 2000 e 2004 alcuni ex operai dell’Ideal Standard siano stati richiamati al lavoro per sistemare gli ex capannoni industriali da destinare all’allora nascente progetto Sea Park. Parrebbe che tutto l’amianto esistente nel sito industriale – quello da lavorazione e tutto quello del tetto dei capannoni – senza nemmeno essere stato incapsulato, sia stato interrato e coperto da cemento. Il “tombamento” illegale di metalli pesanti, quali l’amianto, nel caso d’inquinamento di falde acquifere, potrebbe essere causa di una vera e propria strage tra la popolazione».
Tra gli operai dell’ex Ideal Standard, a oggi e in circa 15 anni, il numero dei morti (tutti con malattie tumorali) è salito a sessanta.
«In questo panorama, poi, è gravissimo che gli ex lavoratori dell’Ideal Standard debbano invocare tutela nelle sedi giudiziarie – la prossima udienza si terrà il 12 gennaio – solo perché la politica e gli Enti hanno poco considerato la pericolosità della questione e poco o niente hanno fatto per evitare rischi per la salute e per l’ambiente: è vero, infatti, che da pochissimo tempo si sta parlando di verificare lo stato dei luoghi nello stabilimento di Salerno». Per questo l’Adiconsum di Salerno, dopo l’incontro di venerdì scorso, ha deciso di intervenire sulla questione sia a tutela degli ex lavoratori dell’Ideal Standard, sia, e più in generale, a tutela dei cittadini per quel che attiene il sotterramento illegale di metalli pesanti. «L’Adiconsum di Salerno, quindi, oltre a chiedere interventi urgenti e immediati per la bonifica del sito ex Ideal Standard, presenterà denuncia contro ignoti alla locale Procura della Repubblica perché i responsabili di questo immane dramma siano individuati e puniti. Al prefetto di Salerno abbiamo chiesto di inserire la sicurezza sui posti di lavoro come priorità nella sua agenda. La questione Ideal Standard non diventi un nuovo caso Isochimica», ha spiegato Matteo Buono, segretario generale della Cisl Salerno.
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