Il problema principale è quello legato agli operatori socio-sanitari, perché arrivano trecento persone, la maggior parte delle quali deve fare tac, radiografie, prelievi di sangue e questo rallenta tutta la catena dell’assistenza, perché in servizio ce ne sono solo tre. Il direttore Viggiani, inoltre, non farà più ricorso, alla decisione del Tar che ha consentito di riaprire Ginecologia a Cava de’ Tirreni. Al momento, però, nell’ospedale metelliano mancano i medici per far funzionare il reparto.
Al Ruggi arrivano i rinforzi ma al Pronto Soccorso la situazione resta caotica
In arrivo altro personale per tamponare le falle di organico all’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona in particolare al pronto soccorso. Quattro infermieri da Mercato San Severino spostati al Ruggi dopo il caos dovuto alle file d’attesa interminabili e alle soste prolungate. I quattro infermieri, tutti assunti con contratti di lavoro interinali, saranno trasferiti dal Fucito. Sono in arrivo, inoltre, anche 5 operatori socio-sanitari. Il manager del Ruggi Viggiani ha attinto dalle graduatorie del Cardarelli e su 15 richieste in 5 hanno dato l’ok al trasferimento. Al Pronto Soccorso di Salerno la situazione resta comunque caotica per le tante richieste di soccorso.
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