Si è svolta in mattinata presso l’Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze di Eboli, diretto dalla dottoressa Rita Romano, la cerimonia di inaugurazione del parco giochi intitolato a Fabrizio De Andrè realizzato nell’area del carcere destinata agli incontri tra i detenuti e i loro figli. Un’altalena biposto e alcune giostre a molla sono state acquistate grazie ai fondi raccolti durante la serata di beneficenza “MusIcatt al Castello – BandeAmì canta De Andrè” che si è tenuta nel settembre scorso con il concerto della cover band del grande Faber, evento inserito nel programma di manifestazioni della Fondazione De Andrè.
Scelta non casuale quella del tributo al cantautore ligure, molte sue canzoni parlano di libertà, giustizia sociale, di emarginati ma anche di ribelli. Musica catartica, che tocca l’anima l’iniziativa è stata promossa dal gruppo musicale ebolitano BandeAmì a sostegno del progetto “Genitori senza Barriere”, percorso di supporto alla genitorialità dei padri reclusi nel penitenziario portato avanti sin dal maggio scorso grazie al lavoro, a titolo volontario, della psicologa e criminologa clinica Angela Mastrolorenzo, dalla sociologa e counselor Raffaella Terribile, dall’educatrice e counselor Enza La Padula.
“Quale socio porto i saluti della Fondazione De Andrè che ci ha annunciato inserirà il parco giochi ebolitano tra le strutture dedicate al grande Faber elencate sul sito istituzionale -dichiaraNicola Danza, portavoce del gruppo musicale BandeAmì-.Il volontariato deve contribuire attivamente portando risultati concreti delle iniziative di beneficenza che si organizzano. Oggi siamo testimoni di questa fattività e ne andiamo orgogliosi. Il nostro percorso continua, con altre iniziative e serate. Il 18 febbraio saremo al Caffè 21 Marzo di Battipaglia, bar confiscato alla camorra che oggi rivive grazie al lavoro di 6 associazioni tra cui c’è anche l’Icatt di Eboli”.
“Padri dentro”, essere genitori dietro le sbarre non è semplice, soprattutto quando i bimbi vengono al mondo in assenza del loro papà. Questa mattina è stato posto un primo tassello per attrezzare a misura di bambino l’area del carcere in cui si svolgono gli incontri genitori-figli. Un primo passo verso la realizzazione di un’area giochi dedicata con “L’obiettivo di favorire il contatto e la relazione tra i piccoli e i loro papà -precisa la direttrice dell’Icatt, Rita Romano-. Un rapporto messo in discussione dall’esperienza della reclusione che recide i rapporti con l’esterno e in particolare con le famiglie. E’ nostro impegno nonché compito istituzionale ricucire i rapporti del detenuto con i familiari e soprattutto con i proprio figli nell’ottica di un recupero anche della personalità stessa del soggetto. De Andrè canta l’esclusione, la sofferenza quotidiana che riguarda anche la nostra utenza. Non potevamo non intitolare a lui questo parco giochi”.
Per l’acquisto delle giostre sono stati spesi circa 2 mila euro di cui 700 euro raccolti nel corso della serata di beneficenza, la quota restante coperta grazie alla solidarietà di alcuni sponsor: PlayCasoria, Costruire s.r.l., Litter Relaxing, Di Canto S.p.a., Sarim. L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Eboli, ilsindaco Massimo Cariello sottolinea: “Questo è un ulteriore tassello che poniamo alla proficua collaborazione tra l’ente e l’Icatt. A breve presenteremo un protocollo d’intesa anche in sinergia con il Piano di Zona per l’inserimento socio-lavorativo dei detenuti. Quella di stamattina è un’iniziativa importantissima, i veri cambiamenti dipendono molto anche dal rapporto che si recupera con le famiglie. L’affetto delle persone care, in questi casi in particolar modo, è fondamentale”.
I BandeAmí, promotori dell’intera iniziativa, nascono come gruppo di amici con la passione per la musica e la forte intenzione di proporre brani dai temi e sentimenti forti, poco scontati e privi di convenzioni dominanti. Da qui l’avvicinarsi della band alla musica di Fabrizio De Andrè, la formazione vede alla voce Patrizia La Porta; Nicola Alberto Danza, all’armonica e voce; Enzo Greco al basso; Enrico La Rocca alla batteria; Agostino D’Incecco alla chitarra e la partecipazione di Ernesto Pumpo al sax soprano.
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