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Il Prefetto, poi, si è soffermato sulla questione degli immigrati. “A Salerno è stato fatto già un ottimo lavoro; io intendo spingere, ancor di più, per un sistema di accoglienza volto in attività socialmente utili. Non far fare nulla a questi immigrati, non è un bene per loro, né rispecchia i nostri dettami ovvero che siamo una Repubblica fondata sul lavoro. Solo così acquisiranno i nostri valori. Lo faremo nel totale rispetto della cultura religiosa del proprio paese, ma nessuno può pensare di non rispettare le donne, né tantomeno possono pensare che qui possono esercitare con violenza pseudo diritti”.
Malfi si è soffermato anche sulla vicenda di Matierno e ha ribadito che “Salerno è una città sicura. Non è Colonia ma non mi piace neanche classificare Colonia per quello che non è. Neanche Colonia è una città violenta, si sono verificati episodi di violenza che andranno gestiti. La sicurezza si basa sulla cultura della civiltà da parte di tutti. Salerno non ha nulla a che vedere con questo episodio che si è verificato ma sia chiaro che tutti sono tenuti a rispettare la legge e le persone, in primo luogo chi arriva come ospite da noi”. Un accenno anche allo sport.
“Gestire in sicurezza non significa – rimarca – non consentire alla gente di divertirsi. Non si devono impedire gli eventi ma aiutare i tifosi a fare il tifo. Siamo vicino allo sport ma la violenza non apparire al tifoso. Sono tifoso del Napoli ma – svela – posso essere serenamente anche tifoso della Salernitana e mi auguro che la squadra risalga presto la classifica”. Ai giornalisti presenti ha detto: “è fondamentale il vostro operato perché voi siete comunicatori di valori”. Questa mattina il prefetto ha incontrato sia il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, sia il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli il quale ha sottolineato l’esigenza di proseguire sulla strada di una intensa e proficua collaborazione istituzionale, volta al progresso economico-sociale e la qualità della vita nel territorio cittadino.