L’impresa ne verserebbe uno subito, impegnandosi per gli altri cinque con una polizza fideiussoria. Una decisione assunta dopo che alcuni mesi fa il Tribunale della Libertà aveva sì mantenuto i sigilli, ma motivandoli solo con il mancato pagamento degli oneri (previsto dal Puc del 2007 ma non dal successivo piano attuativo)che avrebbe consentito alla ditta un indebito arricchimento. Per il Riesame le nuove autorizzazioni concesse dalla Soprintendenza l’anno scorso sono sufficienti a ritenere superate le esigenze cautelari legate al profilo paesaggistico, in quanto avrebbero “sanato” le illegittimità dei vecchi permessi a costruire. Ora il dissequestro del cantiere da parte dei giudici della seconda sezione penale. Il cantiere riapre dopo due anni di stop.
CRESCENT: L’AVVOCATO DEI COSTRUTTORI SU DECISIONE GIUDICI
Siamo soddisfatti della decisione dei giudici della seconda sezione penale. Ci credevamo già da tempo. Confidiamo in una prosecuzione dei lavori e siamo sereni”. A dirlo Lorenzo Lentini, legale (insieme ad Agostino De Caro) dei costruttori Rainone. A dicembre i pubblici ministeri Rocco Alfano e Guglielmo Valenti avevano formulato parere contrario sulla richiesta avanzata dai costruttori Rainone, istanza, invece, accolta questa mattina.
Il tribunale presieduto da Vincenzo Siani, infatti, ha preso atto della disponibilità degli imprenditori a superare lo scoglio del versamento degli oneri. “I giudici – spiega l’avvocato Lentini – hanno disposto il dissequestro del Crescent subordinatamente al pagamento degli oneri di urbanizzazione-prima rata, al deposito della polizza fideiussoria e al rilascio del titolo edilizio che ovviamente è subordinato al pagamento di queste rate. Noi faremo tutto nel giro di qualche giorno. Il tutto ammonta a 5,9 milioni per gli ulteriori oneri per la realizzazione della Piazza”.
Secondo il costruttore Eugenio Rainone: “Entro un anno dall’inizio dei lavori contiamo di ultimare i lavori del Crescent”. L’assessore comunale all’Urbanistica, Mimmo De Maio ha commentato positivamente la notizia del dissequestro aggiungendo che: “il provvedimento consente di superare una situazione di stallo che va avanti da 26 mesi. Questa notizia coincide con la chiusura della gara di appalto della messa in sicurezza di Piazza della libertà. Quest’oggi, infatti, sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di intervento e sono 22 le aziende che hanno chiesto di partecipare alla gara”.