Un buon auspicio dunque per i prossimi anni, nei quali si mostrerà se Paestum decolla veramente. “Lo spazio e le potenzialità per un incremento notevole ci sono – afferma Zuchtriegel – ma dobbiamo fare la nostra parte e migliorare l’offerta e i servizi.” In atto, secondo il direttore, una vasta gamma di progetti in tal senso, dall’apertura dei templi ai visitatori fino al sito internet. I primi passi sono già stati fatti, in quanto il servizio di pulizia, oggetto di frequenti lamentele nel passato, è stato incrementato. “Una questione terra terra – dice Zuchtriegel – che comunque è fondamentale.” Ora il Parco Archeologico di Paestum sta lavorando su un progetto di mostra intorno ad alcune lastre dipinte da una tomba pestana, recuperate dai Carabinieri e attualmente esposte a Roma, destinate a tornare a Paestum prossimamente.
Paestum: il Parco Archeologico sfonda il muro dei 300 mila visitatori
Nel 2015, il numero dei visitatori dell’area archeologica e del museo di Paestum ha per la prima volta superato la soglia simbolica di 300 mila persone. Per essere precisi, in 300.347 hanno visitato il sito e il museo. L’aumento del 7% rispetto all’anno precedente risulta leggermente superiore alla media nazionale del 6%. Il direttore Gabriel Zuchtriegel, insediatosi in seguito alla riforma Franceschini il 1 novembre dell’anno scorso, definisce una “botta di fortuna” il fatto che sono pochi centinaia a fare la differenza: “Psicologicamente per noi è molto importante aver superato la soglia di 300 mila – grazie ovviamente soprattutto al lavoro di chi mi ha preceduto. Bastava un’iniziativa in meno e saremmo rimasti sotto i 300 mila.”
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