Proprio dai piedi ispirati di un “cambio di lusso” è nata l’occasione che ha portato i salernitani in vantaggio. Il capitano Giuseppe Peluso ritornava all’attività dopo due mesi, reduce da un infortunio al ginocchio; pochi istanti dopo il suo ingresso in campo, ha stoppato in corsa il pallone destinato al fondo e l’ha smistato a centro area per l’accorrente Spisso che ha subito scaricato in porta. Il portiere Maresca aveva compiuto un altro mezzo miracolo ma è riuscito solo a “sporcare” la traiettoria del pallone che s’è insaccato nell’angolo alto alla sua destra. Dopo il vantaggio, l’Alma ha gestito, ha sfiorato il gol del raddoppio, ha difeso ruggente. L’è costata cara, però, una sbavatura difensiva a 30 secondi dalla sirena dell’intervallo.
La Virtus Palombara ha fatto girare velocemente palla da sinistra a destra e dopo la percussione ha mandato al tiro il giapponese Eto. La sua puntata ravvicinata ha un po’ sorpreso il portiere dei salernitani, Simeone, che non è riuscito a trattenere il pallone. S’è riscattato, però, al primo giro di lancette: bravissimo nel deviare in corner il diagonale di Pucino. La conclusione di Calabrese è stata l’occasione più ghiotta per l’Alma, nel secondo tempo. Poi i granata hanno commesso alcuni falli gratuiti e negli ultimi tre minuti della contesa, gravati del quinto fallo, sono riusciti ad evitare il sesto che avrebbe portato la Virtus Palombara al tiro libero. Ad un minuto dal termine, i laziali hanno anche inserito il portiere di movimento per giocare in superiorità numerica ma il bunker dell’Alma ha retto bene. Il punto conquistato è prezioso in chiave salvezza. La sconfitta del Campobasso fanalino di coda ha permesso, infatti, ai granata di allungare il passo in classifica. Sconfitta anche il Saviano, altra pericolante. Nel prossimo turno di campionato, in programma il 23 gennaio, l’Alma Salerno sarà di scena ad Isernia sul campo di un’altra corazzata del girone E di calcio a 5.
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