percorreva la strada in sella ad una bici. L’incidente è avvenuto al km 84 della SS18 in direzione Santa Cecilia di Eboli. Il giovane, impiegato come bracciante agricolo in una azienda della provincia, è stato falciato prima da un’auto e successivamente da una seconda macchina che viaggiava subito dietro che l’ha centrato in pieno.
Purtroppo per lo straniero non c’è stato nulla da fare: quando sono giunti i soccorsi non c’è stato altro da fare che constatare il decesso. Sul luogo dell’incidente sono intervenute le ambulanze dell’Humanitas e della Croce Verde di Battipaglia. Non è la prima volta che lungo quella strada si verificano incidenti di questo tipo: in poco tempo sul posto sono sopraggiunti anche alcuni extracomunitari che presi dal dolore per la perdita di un amico hanno addirittura bloccato il traffico in segno di protesta contro le auto che sulla Statale sfrecciano a velocità sostenuta. Su quanto accaduto indagano i Carabinieri per accertare eventuali responsabilità.
IL LUOGO DELL’INCIDENTE
Voglio solo lasciare un scritto il mio cordoglio,ricordando chi come come questo ragazzo che proviene da lontano muore in un modo tanto assurdo e finirá nel dimenticatoio.L’indifferenza e il menefreghismo generale permette solo che casi evitabili come quest’ultimio continuiono a ripetersi.
Tanto come quelli che sono suoi connazionali tanto come quelli che non lo sono dovrebbero indignarsi e alzare la voce,morire in bici percorrendo strade che non sono illuminate é assurdo che rispecchia solo quanto:”se il problema non é il mio perché dovrei farmene carico?”sia la pratica adottata da quelli che si definiscono “civili e di una cultura superiore”.
Mi associo al cordoglio del precedente commento facendo però un appunto: non è possibile illuminare tutte le strade della provincia, sarebbero migliaia di km da coprire, molto spesso queste persone camminano a piedi o in bici senza alcuna fonte luminosa per farsi notare ed è difficile vederli. Per favore non diamo sempre la colpa a qualcuno… le disgrazie purtroppo accadono
Percorro spesso per lavoro sia la variante della SS 18 che la litoranea.
Veramente mi meraviglio che simili incidenti non avvengano più spesso: extracomunitari a piedi o su catorci di biciclette senza fari o luci di segnalazioni, gruppetti di stesse persone che attraversano i gruppo la strada rincorrendosi, fermate improvvise di auto ad ogni falò di copertoni.
Certo che molti automobilisti non rispettano i limiti di velocità ma anche un investimento a 50 km all’ora uccide un malcapitato