Lo sottolinea anche Tesser, tecnico dall’Avellino, passato dalle polveri della zona a rischio, all’aria d’alta quota e che, pertanto, si dice convinto che l’operazione salvezza della Salernitana sia ancora possibile: «Il campionato è talmente equilibrato che davvero basta poco per poter risalire e credo sinceramente che la Salernitana sia una buona squadra e abbia le carte in regola per potersi salvare» – ha detto nel post partita l’allenatore biancoverde. Per cogliere le possibilità e i punti che le restanti 20 partite offrono ancora, però, c’è bisogno che la società granata percepisca finalmente determinati segnali, intervenendo con fermezza e determinazione.
La palla ancora una volta torna nella metà campo di Lotito e Mezzaroma, chiamati a non ricalcare con diabolica perseveranza errori che appartengono al passato. Occorre tracciare il percorso, indicare la via, perchè a risultare disarmante per certi aspetti, non sono solo le prestazioni in campo della squadra e i mancati risultati, ma anche quella confusione che sembra regnare a tutti i livelli. Quattro giocatori parcheggiati fuori lista, altri con la valigia pronta ma non impiegati, altri ancora alle prese con infortuni diventati tunnel senza uscita. A tutto questo si aggiunge il potenziale nuovo di zecca a disposizione dell’allenatore, il quale dovrebbe essere in grado di plasmarlo e poi impiegarlo, in modo da trarne beneficio. Ma questa è un’altra storia. Dopo la sosta ci si aspettava che la Salernitana fosse in grado di mettere un punto e andare a capo, ma evidentemente non è ancora pronta per farlo.
Commenta