Nel provvedimento di archiviazione, che porta la data di oggi, 19 gennaio, si legge: “E’ evidente come le decisioni furono avallate e largamente condivise dai rappresentanti dei gruppi parlamentari presenti in seno alla Commissione e come, in ogni caso, alla Commissione plenaria fu sottoposto l’esito dei lavori, immediatamente prima della conferenza stampa”.
“Come correttamente rilevato dal Pm – argomenta il Gip – non esistevano norme che vietassero l’avvio dell’istruttoria, mentre ne esisteva una, recepita dai due rami del Parlamento, che ciò consentiva, e sulle cui basi interpretative ha deliberato e operato l’Ufficio di Presidenza, sottoponendo poi le risultante alla Commissione plenaria”.
“E’ allora evidente – prosegue il provvedimento di archiviazione della querela sporta dal governatore De Luca contro Bindi – come rendere pubbliche, a poche ore dall’esercizio del diritto di voto, informazioni riguardanti la pendenza di procedimenti penali che, sulla base del codice di autoregolamentazione, osterebbero alla candidatura, non integra una forma di inganno o di coartazione della volontà degli elettori, ponendo al contrario questi ultimi in una posizione di maggiore consapevolezza e di informata valutazione, anche sulla questione della causa ostativa alla candidatura prevista dal codice di autoregolamentazione”. Il giudice Giorgianni conclude: “Vanno quindi condivisi i rilievi del Pm, secondo cui appare prioritaria l’esigenza di conoscenza delle vicende personali per chi si sottopone al giudizio dell’elettorato, tanto più quando le notizie sono relative a condotte tenute in occasione di cariche pubbliche in precedenza ricoperte”.
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Il Pd si scusi con il Presidente della Commissione Antimafia e Rosaria denunci questo Buffone per diffamazione.