L’olio lubrificante, non meglio individuabile per caratteristiche e tracciabilità, era stoccato in contenitori di forma cubica della capacità massima di litri 1.000 cadauno. In dettaglio, i finanzieri, durante un servizio di ricognizione mirato alla repressione del contrabbando, nel Comune di Nocera Superiore (SA), all’interno di un piazzale adibito a parcheggio di mezzi pesanti, privo di illuminazione, notavano delle persone, con fare sospetto, intente ad effettuare operazioni di carico di un autocarro.
Dal controllo eseguito si accertava che un autotrasportatore nocerino, avente la piena disponibilità del piazzale, con l’ausilio di un suo collaboratore, pluripregiudicato, peraltro sottoposto a misure di sorveglianza, stavano effettuando operazioni di carico di olio lubrificante su un autocarro, condotto da un pluripregiudicato napoletano, dipendente di un’impresa di trasporti su strada per conto terzi, con sede in Napoli.
Nel corso dell’attività ispettiva non veniva esibita alcuna documentazione fiscale e/o equipollente che attestasse la reale natura, la provenienza e la destinazione del prodotto sottoposta al regime delle accise, oggetto del carico in atto, presuntivamente destinato al mercato partenopeo.
Si procedeva, pertanto, al sequestro di complessivi 8.000 (ottomila) litri di olio lubrificante e 9.000 (novemila) litri di analogo prodotto consumato in frode accertato dal rinvenimento e sequestro di altri 9 (nove) analoghi contenitori vuoti, recanti al loro interno vistose tracce di olio lubrificante, nonché dell’autocarro utilizzato per il trasporto.
Dalle indagini eseguite, i finanzieri hanno motivo di ritenere che l’olio lubrificante sottoposto a sequestro sarebbe stato utilizzato per l’adulterazione di prodotti energetici, segnatamente gasolio, previa miscelazione.
Tale fenomeno, largamente diffuso negli ultimi anni, consente ingenti illeciti guadagni agli operatori del settore a discapito del consumatore, oltre che in danno dell’ambiente, in quanto il carburante così ottenuto risulta Guardia di Finanza altamente inquinante, rispetto ai parametri consentiti dalle normative di riferimento vigenti, in relazione alla composizione chimica.
I responsabili del fatto delittuoso, G.P. di anni 51 di Nocera Inferiore (SA), G.B. di anni 49 di Nocera Inferiore (SA) e A.B. di anni 51 di Napoli, sono stati deferiti a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria, in concorso tra loro, per ricettazione e violazioni di carattere penale sancite dal T.U. sulle accise.
L’attività di servizio segnalata, nel testimoniare l’impegno profuso a tutela del consumatore, evidenzia il costante presidio esercitato dalla Guardia di Finanza nella provincia di Salerno, a contrasto di comportamenti illeciti, lesivi della concorrenza leale tra gli operatori del mercato nel settore.
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