“Il Comune di Catania, sulla scia dell’importante giornata del 12 novembre scorso di confronto col Dipartimento, la Regione Siciliana e moltissimi comuni del catanese e siciliani – ha ricordato Bianco – potrà essere promotore di un’attività pilota proprio per una prima applicazione di questo nuovo documento, ovviamente con il necessario supporto delle strutture nazionali e territoriali della Protezione civile”.
Ma il percorso, ricorda una nota dell’Anci, non è di certo concluso: “la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri contenente gli ‘Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile’ è del febbraio 2004, ovvero di quasi dodici anni fa. In questo tempo il sistema è cresciuto e si è trasformato, facendo emergere l’esigenza di ragionare – sempre Dipartimento, Regioni e Anci insieme – su un suo aggiornamento”.
“Il 2016 inoltre – ricorda ancora l’Anci – è il settimo e ultimo anno per il quale, sulla base dell’art. 11 della legge 77/2009 (dopo il terremoto dell’Abruzzo), sono previsti dei fondi da investire per la prevenzione del rischio sismico”. A questo proposito, il sindaco Bianco e l’ing.Curcio hanno ricordato “che le scosse che stanno interessando il Molise in questi giorni sottolineano la necessità per un paese a rischio sismico come l’Italia di investire in diffusione della conoscenza tra i cittadini e in prevenzione strutturale; tema sul quale il Dipartimento di protezione civile non ha mai smesso di chiedere di non abbassare la guardia”.
“Non dobbiamo interrompere questo virtuoso percorso e quindi dobbiamo impegnarci tutti, ognuno al proprio livello – hanno concordato Bianco e Curcio – nel reperire per tempo, e in modo costante, delle risorse da investire su queste attività”.
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