La Salernitana ha bisogno dei suoi tifosi, tutti incondizionatamente per raggiungere la salvezza. Uniti alla meta per conservare la serie B. Anche il mondo ultras si interroga in queste ore se restare accanto alla squadra o disertare gli spalti. Inoltre vi è la necessità di ritrovare la compattezza di un tempo dopo le divisioni scaturite successivamente alla scelta di uno dei gruppi ultras più rappresentativi della Sud di tesserarsi pur di seguire la squadra in trasferta.
I tifosi dell’Avellino, nel corso del derby con uno striscione avevano messo il dito nella piaga rimarcando le divisioni tra le varie anime del tifo. Ma gli ultras di Salerno non sono affatto in via di estinzione, anzi. Come scrive il quotidiano La Città in questi giorni – che sembrano attraversati dal silenzio, dopo la visita di alcuni rappresentanti ultras a Serino e dopo il maxi incitamento al Volpe prima del derby – si sono susseguiti invece diversi incontri. Informali, tra esponenti di vari gruppi: un modo per capire, capirsi e trovare una strada da seguire. Tutti insieme. Superare differenze di vedute e di posizioni (ad esempio sulla tessera del tifoso), metter da parte divisioni. Un’idea che riporterebbe tutti in curva Sud all’Arechi – da sempre l’uomo in più per la Salernitana – esponendo un unico striscione “Curva Sud Siberiano” e seguendo in massa la squadra in trasferta.
