Gli amministratori hanno sollecitato la riapertura dei reparti, per le condizioni oggettive di efficienza, logistica e risorse umane che il Fucito garantisce “e – dichiara Valiante – in una prospettiva di coerenza con la facoltà di medicina che Baronissi ospita e che consentirebbe la legitimmazione dell’ospedale all’interno dell’azienda ospedaliera”. Il manager Viggiani ha confermato la volontà di potenziare, al Fucito, l’emergenza/urgenza e di creare eccellenza del servizio di oncologia e medicina legale. Il direttore, inoltre, accogliendo le istanze degli amministratori, si è detto possibilista sulla riapertura dei reparti. “E’ necessario tutelare un presidio ospedaliero di eccellenza – ha dichiarato il consigliere comunale delegato alla sanità, Antonio Rocco – la chiusura dei reparti di ostetricia e ginecologia è stata frettolosa e ha creato scompiglio tra i pazienti, nella gestione delle risorse umane, provocando un ingolfamento del Ruggi. Auspichiamo una piena operatività dei reparti in considerazione dell’aspetto logistico, della presenza dei dirigenti medici, per valorizzare reparti che funzionano e rappresentano un’eccellenza della provincia”. Le parti si sono aggiornate per un prossimo incontro previsto nella prima decade di febbraio.