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Cgil, Cisl e Uil Salerno: ancora annunci sulla sanità e nessuna proposta complessiva

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Cgil, Cisl e Uil intervengono in merito alle notizie e che anticipano i punti di un riassetto della rete ospedaliera e dei servizi proposti dalle ASL che destano perplessità e preoccupazione.

A cominciare dalla destinazione paventata per l’ospedale Da Procida, unico centro di riabilitazione del servizio pubblico in provincia di Salerno.

Dovrebbe essere sede di un ospedale di comunità , o, come più comunemente conosciuto, una casa della salute, una delle quattro, a quanto si legge sui quotidiani, che interesseranno la provincia di Salerno.

“Ci piacerebbe capire” – hanno affermato i Segretari Generali Di Serio, Buono e Pirone – “l’attività attuale del Da Procida, unico centro di riabilitazione pubblica della provincia, da chi sarà svolta. O forse la riabilitazione deve diventare un affare dei privati”.

Ma quello che preoccupa maggiormente i sindacati confederali è la continua mancanza di confronto sui temi della salute.

Le istituzioni preposte fanno conoscere orientamenti e decisioni scelte soltanto dai mezzi di comunicazione e continua a mancare un tavolo regionale di confronto tra le parti per addivenire ad una riorganizzazione del sistema sanitario in Campania che sia complessiva e condivisa.

La Sanità in provincia di Salerno è diventata una vera e propria emergenza.

L’attuale situazione è, a dir poco, allarmante:

Contemporaneamente, il blocco del turnover e i pensionamenti di questi ultimi anni, con 16.000 unità in meno nel settore in tutta la Campania, di cui circa 4.500 solo in provincia di Salerno, hanno fortemente ridotto il personale, con numeri non più sufficienti a garantire un servizio rispondente alle esigenze dei cittadini.

Per Cgil, Cisl e Uil occorre:

 

Per il raggiungimento degli obiettivi proposti, occorre aprire necessariamente un tavolo di confronto regionale tra le OO. SS., il Commissario alla Sanità e la Regione Campania.

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