Poco prima Massimo Grimaldi, consigliere del gruppo Caldoro e questore al personale in Consiglio regionale della Campania affermava: “Vincenzo De Luca, vittima di una logica politica, smantella un centro di eccellenza previsto a Salerno. Il suo legame per la città cede il passo alla ‘ritorsione politica’ . Al Ruggi di Salerno – ricorda – la Giunta aveva previsto il potenziamento del centro per la procreazione medicalmente assistita, con la delibera n. 598 del 1/12/2014 furono finanziati 600.000 per avviare e consolidare il potenziamento”. “Sanità pubblica a sevizio dei cittadini. Oggi si blocca tutto e si crea una danno enorme a tante giovani coppie. Saranno, di fatto, aiutati i privati ed a tante coppie – denuncia il consigliere – sarà precluso il raggiungimento di un sogno. Un atto contro le famiglie, contro i giovani”.
La replica della Regione Campania arriva in serata: Il 1°dicembre del 2014, la giunta Caldoro approva una delibera d’intenti sul “Progetto per l’istituzione di una Bio Banca per la conservazione e lo studio del tessuto ovarico e dei gameti”. Nella stessa delibera si decide di “demandare a successivi atti monocratici l’impegno, la liquidazione e il pagamento delle risorse necessarie per la realizzazione del progetto”. Tra il primo dicembre 2014 e l’insediamento della nuova giunta sono trascorsi oltre sei mesi senza che il progetto venisse realmente avviato e soprattutto finanziato “fino a 600mila euro” dall’allora governatore-Commissario di Governo per la Sanità.
Non è l’attuale amministrazione a “negare i sogni delle famiglie” a compiere “un atto violento contro le donne e le giovani coppie”. Il centro del Ruggi di Salerno funziona. Non è mai stato chiuso. E’ dotato di personale e quanto al “potenziamento”, è in corso da parte del Commissario di Governo, appena insediato, uno studio “di rete” per monitorare e stabilire il fabbisogno e la distribuzione in tutta la Campania dei centri per la procreazione assistita”.