“Parrebbe che il materiale in questione sia amianto: sia quello da lavorazione sia quello del tetto dei capannoni, sia stato interrato e coperto da cemento in loco. Si tratta di un potenziale danno ambientale andrebbe subito accertato, anche per prevenire ed eliminare i dannosi effetti”.
Cisl e Adiconsum, ognuno per la propria competenza, hanno chiesto di attivare ogni iniziativa necessaria a tutelare la salute pubblica e per evitare che si ingrossi il numero delle persone danneggiate, vittime inermi e inconsapevoli dell’amianto. “Il “tombamento” illegale di metalli pesanti, quali l’amianto, nel caso d’inquinamento di falde acquifere, potrebbe essere causa di una vera e propria strage tra la popolazione”, ha spiegato Antonio Galatro, coordinatore dell’Adiconsum provinciale. Tra gli operai dell’ex Ideal Standard, a oggi e in circa 15 anni, il numero dei morti (tutti con malattie tumorali) è salito a sessanta. Bisogna fare presto ed evitare un nuovo caso Isochimica”.