“Attivare la riabilitazione cardiologica presso l’Ospedale Universitario “Gaetano Fucito” di Mercato S.Severino per ridurre la spesa sanitaria dell’ASL, aumentare il numero di interventi di angioplastiche primarie nel territorio della Valle dell’Irno e del comprensorio territoriale di riferimento con conseguente riduzione di mortalità e morbilità e riduzione della spesa sanitaria”.
E’ quanto propongono, con una lettera al dottor Vincenzo Viggiani, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “S.Giovanni di Dio e Ruggi di Aragona”, Giovanni Romano, Sindaco di Mercato S.Severino ed il dottor Carmine Landi, Presidente della Commissione Consiliare Politiche Sociali nonché delegato del Sindaco per i rapporti con il sistema sanitario locale.
“Una rilevazione condotta su dati forniti dalla Direzione Generale dell’Ospedale “Gaetano Fucito” di Mercato S.Severino – precisa Carmine Landi – ha evidenziato che su 350 ricoveri per sindrome coronarica acuta presso nel 2015, si riscontra una percentuale di angioplastica primaria inferiore al 20%. La bassa percentuale di interventi PTCA primaria è caratteristica anche del presidio di Salerno. Nel 2014, infatti, presso l’Ospedale di Salerno a fronte delle 1640 coronarografie e delle 729 angioplastiche, le primarie sono state 222.
Questi dati, ai quali aggiunge la impossibilità di poter effettuare una riabilitazione cardiologica come previsto dalle linee guida per la assenza di rete riabilitativa interospedaliera, si traducono in un 50% di riospedalizzazioni a sei mesi ed in un 18% di mortalità ad un anno, in coerenza con i dati internazionali”.
“Questi dati ci hanno indotto a chiedere una riorganizzazione della Rete Emergenza Urgenza – prosegue Landi – proponendo queste azioni concrete: la delocalizzazione del servizio di 118 presso l’Ospedale “Gaetano Fucito” di Mercato S.Severino con conseguente formazione diretta del personale, riduzione dei tempi di diagnosi ed inizio della terapia in caso di infarto del miocardio ed un ingresso più rapido in emodinamica del centro HUB di riferimento. Proponiamo, inoltre, l’inserimento del servizio di Cardiologia dell’Ospedale “Gaetano Fucito” nella cabina di regia come filtro per la conferma della diagnostica e per l’inizio della terapia prima del trasporto protetto del paziente verso HUB di riferimento.
Tra i vantaggi della proposta avanzata va considerato che, in conseguenza della mancanza del collegamento GPS tra il 118 ed il servizio UTIC di riferimento, si impiegherebbero almeno 15 minuti in meno per avere la diagnosi e consentire l’intervento di angioplastica primaria sul paziente. Il personale del 118 potrebbe ritornare utile per la carenza di medici al pronto soccorso e si eviterebbe il “triage” che rappresenta un rallentamento nella gestione dell’infarto acuto. Ricordiamo che i tempi utili affinché sia efficace la angioplastica primaria ad un paziente già pre-medicato sono 90 minuti. Infine, proponiamo la trasformazione dei posti letto resi disponibili dall’applicazione della legge 161/2014 in posti di cardiologia riabilitativa. Questo ultimo punto concorrerebbe alla riduzione della spesa sanitaria dell’ASL Salerno che è costretta ad inviare i pazienti presso la struttura “Don Gnocchi” di S.Angelo dei Lombardi (Avellino), istituto convenzionato con l’Azienda ospedaliera Universitaria”.
“La proposta da noi avanzata e sottoposta all’attenzione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria – conclude il Sindaco Romano – consentirebbe di aumentare il numero di interventi di angioplastiche primarie nel territorio della Valle dell’Irno e del comprensorio territoriale di riferimento con conseguente riduzione di mortalità e morbilità e riduzione della spesa sanitaria. Attendiamo fiduciosi, pertanto, di incontrare il Direttore Generale per poter approfondire alcuni aspetti di dettaglio del nostro progetto”.
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