«Vogliamo rispetto – ha tuonato Cassandra ieri mattina in conferenza stampa – perché con il nostro lavoro abbiamo difeso decine e decine di imprenditori della provincia pur tra mille difficoltà, non ultimo questo ennesimo tentativo di darmi una spallata con motivazioni politiche irrituali senza né capo né coda. Lavorare con passione – ha aggiunto – tra attacchi e solitudine fa male. Ma vado avanti fino alla fine del mandato, che scadrà ad ottobre».
Martedì respinta una nuova sfiducia per il presidente del consorzio, per il comitato direttivo e il collegio dei revisori dei conti, quasi la metà dei componenti del consiglio generale. I rappresentanti del comune di Salerno e Fisciano che hanno rimesso al centro il problema della «rappresentanza» in seno al consiglio Asi, abbandonando poi la seduta. Una questione «politica», con il centrosinistra che nonostante la vittoria di Canfora, non riesce a revocare le nomine dell’esecutivo Cirielli-Iannone.