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Il salernitano Leonida Primicerio, da ‘soldato’ dello Stato a Procuratore generale

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Al numero uno del protocollo dell’ufficio romano di sorveglianza dei collaboratori di giustizia c’è il fascicolo che riguarda Mario Pepe, il primo a pentirsi. Era il 1992. La legge sui collaboratori di giustizia era da poco stata approvata. Le sue rivelazioni consentirono di rompere la coltre di silenzio sugli equilibri camorristici in Campania. Da quel momento Pepe avrebbe fornito elementi importanti sia sulla decennale guerra di camorra tra la Nco di Cutolo e la Nuova famiglia di Alfieri e Galasso che sulla faida che insanguinò l’Agro Nocerino.

La firma di quel procedimento è di Leonida Primicerio. All’epoca era sostituto procuratore a Salerno, “un soldato” come si è definito il magistrato mercoledì mattina quando è stato nominato procuratore generale presso la Corte d’Appello di Salerno. Visibilmente commosso, nel discorso che ha fatto seguito alla sua firma di accettazione della nomina, ha sottolineato proprio quanto quel periodo di formazione sia stato importante per la sua carriera. Primicerio torna a Salerno dopo aver trascorso sei anni a Roma alla Direzione nazionale Antimafia.

Nocerino, uomo di profondi valori e di grande umanità, il neo procuratore generale ha sempre lavorato lontano dai riflettori mediatici. Le sue passioni, oltre al lavoro, la pallacanestro e il calcio. Da giovane, quando frequentava il liceo classico Gian Battista Vico, era un punto fermo della Folgore e poi della Ship, club nato dalla voglia di cambiamento di un gruppo di ragazzi.

Grazie al Vico ed al basket conobbe la sua compagna di vita, Ilde. Poi il calcio. Quando poteva scappava in un campetto alla periferia di Nocera, la “vasca”, per la partita con gli amici. Il suo agonismo era sempre massimo. La domenica, lavoro permettendo, era sugli spalti dello stadio San Francesco per tifare Nocerina.

«Ma il mio ritorno a Salerno – ci ha detto Primicerio – se da un lato mi rende felice, dall’altro mi costringerà, tranne se ci sarà un miracolo, a rinunciare alla partita con gli amici, colpa di un malanno ad un ginocchio».

Quello che è certo è che la giustizia del distretto di Salerno si riappropria di un magistrato di grande valore che certamente saprà dare risposte concrete alla domanda di giustizia dei cittadini. Nello stesso giorno della nomina di Primicerio ha preso possesso dell’ufficio di presidenza della Corte d’Appello il giudice Iside Russo proveniente dal tribunale di Reggio Calabria.

Fonte il Vescovado

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