“Mi auguro – spiega – che la Commissione faccia luce sulle cause e suggerisca strade e modalità per evitare che questo accada di nuovo. È necessario chiarire al più presto e senza riserve i dubbi che ancora oggi esistono sulla materia e accertare le responsabilità. È importante che prosegua il dibattito parlamentare, con serietà ed urgenza, e che siano forniti ulteriori indirizzi al governo sulla materia”.
“Le questioni aperte – conclude Cirielli – sono tante e complesse e attengono a diversi profili, dalla sicurezza e protezione del personale esposto all’uranio impoverito al tema dei risarcimenti. Una problematica che riguarda non solo coloro che sono impegnati nelle missioni militari, ma anche il personale in destinazione fissa e quello che presta servizio nei poligoni militari o risiede nelle vicinanze di quei siti”.
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