L’Otm conferma il trend in crescita per il turismo mondiale, pari al 4% in più rispetto allo scorso anno, le destabilizzazioni del nord Africa e dei paesi arabi, può favorire l’Italia ed in particolare il nostro Meridione con la Campania in testa, ma serve accompagnare il vento positivo con azioni e programmi non estemporanei – commenta Ingenito- Terminata la fase di avvio della macchina regionale, è ormai inderogabile uno scatto in più su turismo e cultura per il Governatore De Luca che oggettivamente non può riuscire a garantire la giusta attenzione all’importante risorsa economica con qualche consigliere”.
Per il Presidente del maggiore sindacato di categoria di ospitalità diffusa serve dunque l’istituzione di un assessorato regionale. “Serve chi si impegna e conosca il territorio e gli andamenti e le diverse competenze di un ginepraio tutt’altro che semplice per i continui conflitti tra regioni e Stato- continua Ingenito – No a meri incarichi politici, si ad una vera riorganizzazione dell’accoglienza, una vera promozione e azioni durature che mettono i nostri territori e le località turistiche maggiori di interconettersi e competere”.
L’attenzione di Ingenito si focalizza anche sulla disastrosa situazione in cui versano gli enti provinciali del turismo ed aziende di soggiorno come pure di una normativa chiara e precisa oltre che della mancata calendarizzazione e programmazione culturale con l’utilizzo delle risorse europee. “Ritengo che sia ormai indispensabile fare un tavolo di coordinamento culturale che tenga conto delle proposte di chi vive e lavora di turismo.
Servono azioni condivise e lungimiranti, eventi culturali di spessore e programmati, oltre che chiari segnali di innovazione e supporto per le infrastrutture e i servizi. “Il turismo è cambiato, si viene in Campania per soggiorni brevi ma frequenti, serve trovare una quadra per garantire trasporti pubblici efficienti e servizi per non lasciare nell’oblio e mancata sicurezza chi raggiunge la nostra regione. “Siamo consapevoli delle tante emergenze del nostro territorio ma non possiamo più derogare dalla necessità di avere una regia e organizzazione turistico- culturale, il rischio è infatti perdere competitività rispetto ad un turismo sempre mutevole e variegato”.