Un progetto risalente al 2007, che l’allora amministrazione Imperato non poté realizzare per mancanza di fondi e che si propone l’eliminazione dello scorrimento delle auto intorno alla fontana moresca, il ripristino de tratto di scalinata che nel Medioevo e fino agli inizi del ‘900 collegava la piazza al Toro, attraverso via Santa Margherita e una nuova pavimentazione in pietra calcarea grigia, tipica dei posto, che interesserà anche l’attigua piazzetta dove è allocato il monumento ai caduti.
Un progetto ambizioso, che mira anche al recupero dell’antica cappella di Sant’Agostino e l’installazione di una postazione multimediale: i lavori di recupero e manutenzione, infatti, eseguiti con la vigilanza della Soprintendenza ai Beni Artistici, hanno portato alla luce importanti affreschi di epoca settecentesca e l’antico battuto ed importanti preesistenze di epoca medioevale. Il secondo momento dell’incontro è stato dedicato alla costituzione di un comitato per l’organizzazione della Via Crucis, dopo la decisione degli attuali soci dell’associazione La Ribalta di coinvolgere formalmente tutta la città nell’organizzazione della storica manifestazione.
“Un evento sul quale abbiamo puntato molto – spiega Vuilleumuer – con un contributo di 10mila euro ed inserendola nel registro De.Co. Dopo un appassionante confronto abbiamo registrato la disponibilità delle associazioni presenti e di alcuni cittadini a dare vita ad un nuovo organismo e allo scopo è stato convocata un nuovo incontro per domenica 7 febbraio. Alla riunione di domenica prossima saranno sollecitati a partecipare le rappresentanze degli operatori e il consorzio Ravello Sense, ieri assenti. Ritengo importante il coinvolgimento degli operatori economici, degli alberghi e dei ristoranti, che nel passato hanno ritenuto che la manifestazione potesse essere un momento importante significativo di avvio della stagione turistica, e quindi da inserire nel cartellone delle manifestazioni ravellesi.
Il costituendo comitato dovrebbe occuparsi della raccolta dei fondi necessari, del coinvolgimento della cittadinanza e di lavorare specificamente per l’organizzazione della Via Crucis, con la partecipazione di tutte le forze sociali, economiche ed istituzionali presenti in città.