Menichini deve rinunciare allo squalificato Gabionetta e agli infortunati Schiavi, Colombo, Prce e Tounkara. Tuia è in ripresa, ma difficilmente farà parte della comitiva in maniera attiva. I granata dovrebbero giocare con un modulo ad albero di Natale (un po’ fuori stagione) e non sono ammessi scherzi (anche se il Carnevale s’avvicina). Difesa a quattro, centrocampo muscolare e tre punte vicine, niente esterni larghi sulle fasce (laddove i terzini dovranno garantire spinta e copertura). Davanti a Terracciano saranno confermati Ceccarelli, Bernardini, Empereur e Franco (solo panchina per Trevisan e per l’ex Rossi), chiamati a reggere il confronto col terzo attacco della Serie B, guidato dal capocannoniere Lapadula, considerato il pericolo numero uno della sfida dell’Arechi.
Tra le linee nel Pescara agirà Benali, e allora ecco che Pestrin potrebbe essere l’uomo incaricato di francobollarlo, per non farlo entrare nel vivo e per far ripartire rapidamente la manovra della Salernitana. Il romano potrebbe essere preferito a Ronaldo (che ha un problemino al polpaccio) e Moro (che ultimamente non ha avuto un gran passo). Ai suoi lati dovrebbero agire due elementi di corsa, come Odjer e Zito, che dovranno assicurare anche appoggio agli attaccanti. Solo panchina per Bovo. Coda sarà il centravanti, un passo dietro di lui agiranno Oikonomidis e il ripescato Donnarumma, in un tridente di “densità”, attraverso scambi ravvicinati le punte proveranno ad entrare in area attaccando lo spazio. In panchina ci saranno Gatto e Bus, pronti ad essere gettati nella mischia in qualsiasi momento del match. Basterà per reggere il confronto con un’autentica corazzata? Con l’aiuto dei 10 mila dell’Arechi, la Salernitana di Menichini andrà a caccia di una vera e propria impresa nella prima di 18 finali che i granata saranno chiamati ad affrontare col giusto piglio da qui al termine della stagione regolare.