Mentre prosegue il presidio dei lavoratori portuali all’ingresso dello scalo commerciale in via Ligea si moltiplicano le iniziative a tutela del Porto commerciale di Salerno. Coro di ‘no’ all’accorpamento con Napoli da ogni settore. Si ribella il mondo della politica, della cultura, dell’artigianato, dell’imprenditoria, del commercio e dello sport. Ultras in campo con striscioni in vari punti della città. Venerdì sera nei pressi del Duomo la scritta
“Giù le mani dal porto di Salerno” e
“A difesa della nostra città” con tanto di fumogeni. Una mobilitazione senza precedenti estesa anche in provincia. Anche a
Mercato S.Severino, all’uscita della autostrada esposto uno striscione a difesa dello scalo salernitano. Cresce, dunque, il dissenso, sul disegno di legge che prevede l’accorpamento del porto cittadino con quello di Napoli e Castellammare di Stabia. Non piace il decreto di riordino dei Porti, con il fronte del no che si allarga sempre di più.
FOTO (da Mercato S.Severino, dal Parco Pinocchio di Salerno e dall’Arechi)