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Salerno: a Casa Betania la “Giornata per la vita abbraccia i figli degli sbarchi”

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Il 7 febbraio verrà celebrata la 38° GIORNATA PER LA VITA, un’occasione per riflettere in chiave contemporanea su temi quali la vita nascente e la maternità. A Salerno, sotto l’egida della Arcidiocesi e sulla scia del messaggio appositamente predisposto dalla CEI, l’evento sarà curato, come di consuetudine, da Casa Betania che da quasi quarant’anni ospita gestanti e donne con bambini in condizioni di solitudine e di disagio socioeconomico. Quest’anno la strada prescelta è quella di intrecciare la tutela della maternità con il rinnovato, dirompente, fenomeno delle migrazioni transcontinentali. In effetti, da due anni, Salerno è porto di sbarchi di rifugiati e di migranti economici. In tale contesto, la Prefettura di Salerno, ente preposto al coordinamento delle operazioni di accoglienza, ha massima attenzione per quelle situazioni che, in un contesto già di per sé drammatico, rivelano ulteriori profili di delicatezza.

E’ il caso di alcune donne nigeriane approdate sulle nostre coste il 6 maggio scorso in avanzato stato di gravidanza e, pertanto, trasferite immediatamente presso il locale nosocomio per partorire. Le donne e i loro piccoli sono stati poi presi in carico dal Settore dei Servizi Sociali del Comune di Salerno che con sensibilità istituzionale ne ha disposto il ricovero in un ambiente rasserenante come quello delle comunità di accoglienza di Casa Betania. Ecco perché proprio il 7 febbraio prossimo alle ore 11.15 presso la Chiesa dell’Immacolata (Piazza San Francesco d’Assisi) i neonati riceveranno il battesimo ad opera di Sua Eccellenza Monsignor Luigi Moretti e della Provincia dei Frati Minori Cappuccini (questi ultimi padri spirituali di Casa Betania) alla presenza delle Istituzioni Locali e delle Rappresentanze Governative Territoriali.

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