Ormai è storia vecchia che va avanti dall’inizio del campionato. Già altre volte l’ex mister granata Torrente si era lamentato di alcune direzioni arbitrali (ad esempio nella trasferta di Bari) Questa volta è stato il patron a fine gara col Pescara a muovere i dubbi sulle giacchette nere. Lotito è stato : “Le mie squadre sono attenzionate dagli arbitri”. Una frase che – come riporta il sito Ottopagine – è rimbombata forte nel ventre dell’Arechi e che ha subito fatto pensare ad alcuni episodi poco chiari, verificatisi nella sfida di ieri con il Pescara. Gestione dei cartellini, qualche svista e molto altro, hanno segnato la prova della terna arbitrale, che sicuramente non è stata all’altezza dello spettcolo regalato dalle due squadre. Ovviamente non tutte le decisioni sono state sbagliate, anche perché regolamento alla mano, alcune interpretazioni sono state giuste, come per esempio il giallo a Fiorillo che al 17′ del primo tempo atterra in area Donnarumma.
Da regolamente non c’è l’espulsione perché il portiere abruzzese non si lascia andare ad una condotta gravemente sleale e questo perché non va a stoppare una chiara azione da gol, poiché Donnarumma non puntava più verso la porta, ma l’azione si era decisamente decentrata. Sacrosanto il rigore, poi trasformato da Coda per il vantaggio della Salernitana. Giusto anche il rosso a Zito, ingenuo nel commettere quel fallo con un intervento scomposto, troppo generoso invece quello ad Empereur. Due rossi per la Salernitana, zero ammonizioni, un controsenso per un match così altalenante ed emozionante come quello di ieri pomeriggio all’Arechi. E’ l’azione del gol di Lapadula? Tralasciando la dormita della strana coppia Franco – Empereur, dalle immagini sembra ci sia un leggero tocco di mani del capocannoniere del torneo, che si aggiusta la sfera per poi concludere in rete.