Nell’elenco degli aspetti positivi non può non essere menzionata la carica, la grinta dei giocatori riabilitati dal tecnico toscano. Insomma, la ricostruzione targata Menichini è stata avviata. Ne è più che felice il co-patron Lotito che in sala stampa sottolinea come la sua azione “riparatrice” stia portando gli effetti sperati: «All’inizio non ho seguito molto – ha dichiarato – ma ora sto sistemando le cose, ho modificato la squadra, ho cercato di evitare l’esonero dell’allenatore, ma alla fine ho dovuto cambiare tutto».
Nonostante la sua assenza, quella a cui fa riferimento nell’intervista, sia totalmente ingiustificata, dal momento che da proprietario avrebbe avuto il dovere di intervenire prima se quanto accaduto in tutti questi mesi non fosse stato di suo gradimento, Lotito si gode il ritorno di Menichini, si lascia riprendere dalle telecamere sorridente assieme al tecnico. Cattura l’attenzione soffermandosi a lungo assieme all’allenatore di Ponsacco, anche mentre discute con il portiere salernitano Fiorillo del rigore parato a Coda, facendogli i complimenti, e fornisce nel contempo lezioni su come tirare due rigori nello stessa partita (“bisogna calciare sempre nella stessa direzione e non cambiare direzione”).
Il co-patron granata si apparta poi con Menichini, si sofferma ancora per qualche minuto con il tecnico, prima di proseguire il suo tour in sala stampa. Lotito punta poi l’indice sulle direzioni arbitrali destinate alle sue squadre, sia Lazio che Salernitana. Infatti, tra le ombre della partita col Pescara ci sono le ennesime espulsioni tra le fila dei granata: stavolta il rosso l’hanno rimediato Zito e Empereur. Lotito, a tal proposito, tira fuori una frase per nulla casuale ed alquanto chiara: “Le regole per gli amici si interpretano per i nemici si applicano”. Arbitraggi a parte, la Salernitana non deve perdere di vista il nuovo sentiero, quello appena intrapreso e ripartire dalla prestazione di sabato scorso,dalla fiducia ritrovata per voltare, stavolta davvero, pagina.
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