Le indagini hanno, inoltre permesso, di raccogliere un grave quadro indiziario circa l’esistenza e l’operatività di un’associazione per delinquere, composta da cittadini di nazionalità albanese e dedita alla commissione di furti e rapine in abitazione nel territorio campano e regioni limitrofe, a partire dalla Basilicata. Gli ultimi tre componenti di una spietata banda di albanesi, che metteva a segno rapine in ville brutalizzando le vittime a cui, in alcuni casi, hanno addirittura cavato i denti per costringerle a consegnare il bottino, sono stati arrestati dai carabinieri di Casoria. Gli altri cinque malviventi della banda erano stati bloccati a dicembre. La banda aveva la sua base operativa a Caivano, in provincia di Napoli. Le rapine erano tutte in stile “Arancia Meccanica”: incursioni notturne, vittime seviziate, minacce di morte, anche nei confronti di bambini di 8 anni, com’è avvenuto in un caso. I militari di Casoria, guidati dal capitano Iannicca, hanno ricostruito una serie di rapina compiute tra Basilicata, Napoletano e Salernitano, zone che raggiungevano a bordo di potenti auto di grossa cilindrata e sempre armati di pistole.
Botte, denti cavati, minacce di morte: presa banda di rapinatori violenti
I carabinieri della Compagnia di Casoria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di due albanesi accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine in abitazione, detenzione illegale di armi, tentato omicidio, lesioni personali aggravate e ricettazione. L’ordinanza di custodia cautelare segue di pochi giorni il fermo di un altro cittadino albanese, già gravato nel paese d’origine di precedenti per rapina a mano armata e omicidio. Le indagini, condotte dall’ottobre 2015 e attualmente ancora in corso, hanno fatto luce su tre efferate rapine in abitazione, una delle quali compiuta a Marsico Nuovo, in provincia di Potenza. Gli altri due “colpi”, invece, furono portati a termine a Dugenta (Benevento) e a Sant’Egidio del Monte Albino (Salerno).
4 Commenti
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Impalate sti pezzi di merda
Loro cavavano i denti. Adesso bisognerebbe tirargli i testicoli.
al rogo queste carogne
ED ADESSO, PROVATE ANCORA A DARMI DEL RAZZISTA !!!