ROCCO HUNT partecipa al 65° Festival di Sanremo con “WAKE UP”, brano scritto dallo stesso Rocco insieme ai produttori Mace e Zidded del collettivo Reset!. Una canzone di denuncia contro il sistema corrotto e contro l’indifferenza dello Stato verso il Sud d’Italia, caratterizzata da un sound funky e da un ritmo coinvolgente. Il testo, che ancora una volta mantiene il legame con la tradizione napoletana alternando il dialetto con l’italiano, invita i giovani coetanei dell’artista ad agire fuori dagli schemi e a dare il proprio contributo attivo per creare un futuro migliore.
“Wake up” anticipa l’uscita (4 marzo) dell’edizione speciale di “SignorHunt”, l’album entrato nei primi posti della classifica Fimi/GfK lo scorso ottobre. Questa nuova versioneincluderà il brano “Una Lacrima”, contenuto nell’album “Bella Lucio”, e 8 inediti, tra cui la cover che Rocco Hunt interpreterà nella serata del Festival dedicata alla tradizione della musica italiana: “Tu vuò fa l’americano” di Renato Carosone. Un brano, prodotto come per“Nu Juorno Buono” da Takagi (Gemelli Diversi) e Mr Ketra (Boom da Bash), che Rocco ha scelto in quanto vicino alle sue origini e alla sua cultura e a cui donerà una veste nuova, moderna, originale e molto personale.
Così Rocco Hunt racconta il pezzo che presenta al Festival di Sanremo 2016: «Wake Up vuole essere un brano che risveglia le coscienze ed è rivolto alla mia generazione. Ci tengo a salire sul palco dell’Ariston con un pezzo di denuncia, che trasmette un messaggio positivo e che invita i miei coetanei a svegliarsi e impegnarsi, a darsi da fare contribuendo attivamente alla costruzione della nostra società futura».
Siete messi davvero male se fate ritornare questo pischello musicale di nuovo. Io che sono di salerno, sentire al festival della musica italiana il dialetto, oramai unica lingua parlata dai giovani, mi si accappona la pelle. Clementino poi mamma mia i veri artisti si staranno rivoltando
Che cantante…E che ne fai di al bano o morandi
Veramente senza parole.. Non dicesse troppo che è di Salerno, non andiamo certo fieri di lui!!