La condizione fisica, la possibilità di contare sulla migliore formazione possibile, il modo di arbitraggio ma quella più importante è lo stato mentale, l’approccio alla gara. Entrambe le squadre vengono da due sconfitte, entrambe indolori per la classifica e maturate in maniera quasi simile.
Sia la Campolongo Hospital che l’Arechi, infatti, per lunghi tratti di gara hanno dominato sulle rispettive avversarie per poi subirne il veemente ritorno. Visto il valore di Catania e Roma due battute d’arresto che ci potevano stare, giunte entrambe con l’onore delle armi. In casa giallorossa vi sono tre ex arechini il mister Matteo Citro, Giuliano Spatuzzo e Pierpaolo D’Angelo.
In casa Arechi sono invece ben nove gli ex rarinantini e parliamo del tecnico Mario Grieco, di Carmine e Gianluca Esposito, Andrea Giordano, Giuseppe Postiglione, Rosario Ferrigno, Marco Storniello, Marco Iannicelli e Carlo Sanges. Una partita nella partita, fra atleti e tecnici che si conoscono da una vita. “Un derby è sempre un derby – afferma coach Citro – una partita che sfugge a qualsiasi pronostico e che spesso è decisa dagli episodi.
Loro oggettivamente hanno qualcosina in più rispetto a noi soprattutto in termini di esperienza. A testimoniarlo i diversi obiettivi di inizio stagione. Il loro, quello minimo, sono i play off ma sognano l’A1. Il nostro, la salvezza senza passare dai play out. Siamo in fase di ricostruzione ed il nostro sogno è quello di arrivare in A1 nel medio periodo dopo aver però puntellato e valorizzato maggiormente il settore giovanile. Su questo abbiamo cominciato a lavorare da quest’anno”.
“Personalmente – continua Citro – il derby sarà per me un emozione particolare. Mi troverò di fronte per la prima volta l’Arechi società dove ho vissuto tante belle emozioni essendone stato uno dei fondatori, vicepresidente nonché per anni l’allenatore. Sicuramente ad inizio match molte sensazioni mi assaliranno ma sarà un attimo, ci sarà da giocare il match.
Con l’Arechi ci alleniamo assieme tutti i giovedì e quindi loro conoscono i nostri pregi e difetti esattamente come noi conosciamo i loro. Sabato i miei atleti dovranno scendere in vasca attenti a non ripetere gli errori di Catania e giocare serenamente di fronte a tanti amici di entrambe le squadre, desiderosi di assistere ad un match aperto e corretto”. Arbitri della partita i signori Cataldi di Fermo e Castagnola di Recco.