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La Federscherma salernitana premia i suoi arbitri

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La delegazione salernitana della Federscherma premia i suoi arbitri. L’appuntamento è per mercoledì 17 febbraio, alle ore 18.30, presso il ristorante “La Compagnia del Concord” di via Giulio Pastore. L’evento, diventato una piacevole tradizione durante la stagione agonistica dello sport della “nobile arte”, è organizzato dal delegato provinciale della Fis Salerno, Vincenzo Vigilante, che insignirà d’un riconoscimento gli arbitri  Marco D’Acunti (che è anche delegato regionale del Gruppo Schermistico Arbitrale per la Campania), Luca Chiei, Domenico Pastore, Gabriele Vigilante, Carlo Avallone, Giuliana Bellizia, Jacopo Ranieri, Francesco Fasolino, Fabiana Savignano, Francesco Luongo, Fabio Esposito, Stefano Apolito e Antonio Cavaliere; i direttori di torneo Luigi TempestaRenato Del Mastro e l’aspirante computerista Giorgio Quaglia.

Saranno presenti alla cerimonia il sindaco di Salerno, Enzo Napoli, il componente della giunta nazionale Coni, Nello Talento, il presidente Comitato Regionale della Federazione Italiana Scherma e vicepresidente del Coni Campania, Matteo Autuori, il delegato provinciale del Coni salernitano, Paola Berardino, il consigliere comunale con delega allo sport Marco Petillo e il presidente della Salernitana Sporting, Antonio Sanges.

«La kermesse si avvale del supporto del dottor Ersilio Rega, agente Eni refining e marketing, che ringrazio per il sostegno che ha voluto dare a un’iniziativa cui tengo in maniera particolare – afferma il promotore Vincenzo Vigilante -. La scherma è la disciplina italiana più medagliata ai Giochi Olimpici e sul territorio di Salerno e provincia vanta una tradizione straordinaria non soltanto grazie ad atleti d’alto livello e all’eccellente classe magistrale che li forma, ma anche in virtù d’un settore arbitrale di grande spessore, guidato dagli internazionali Marco D’Acunti, Luca Chiei, Domenico Pastore e Gabriele Vigilante, nella scia dei quali si stanno affermando nuove generazioni che garantiscono continuità e futuro».

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