Ad alimentare preoccupazioni, a generare amarezza e rabbia, non è soltanto la sconfitta di Terni in sé, ma quell’atteggiamento remissivo, per nulla battagliero di una squadra che, specie negli scontri diretti, dovrebbe mostrare i denti ed invece finisce per rimanere ostaggio di paura e rassegnazione. E’ per questo che la delusione e il timore di ripiombare in quella categoria, in cui la Salernitana, a detta di Lotito, non sarebbe più finita, si diffondono come un virus estremamente contagioso tra i tifosi. Per il co-patron granata, però, a quanto pare non è così. Per lui il ko di Terni deve servire solo da lezione, per tutti, come ha tuonato sulle pagine de Il Mattino di oggi.
Lotito bacchetta Menichini, l’allenatore che una settimana fa osannava e che lui non avrebbe cambiato alla fine dello scorso campionato, lo rimprovera per le scelte fatte. Borbotta che la società ha fatto nove acquisti di valore, dimenticando però che solo la metà di questi erano disponibili. Ci sono tante, troppe contraddizioni nella Salernitana e sbrogliare la matassa è complicato. Nonostante tutto, difendere la serie B, è un obbligo. La squadra ha il dovere di provarci. Il tempo delle chiacchiere è finito. Ci sono solo sedici finali da giocare. Puntare ora l’indice sugli errori commessi serve solo a spaccare ulteriormente l’ambiente che invece dovrebbe restare unito e lottare per un obiettivo comune. Per tirare le somme c’è ancora tempo. Adesso è ora di iniziare a combattere sul campo.